Fernweh

2020

IT

Autrici e registe: Chiara e Irene Trancossi

Musica e parole: Glomarì

Direzione della Fotografia: Irene Trancossi

Scenografia: Chiara Trancossi

Operatore: Eugenio Tanzi

Montaggio: Irene Trancossi, Eugenio Tanzi

Post Produzione: Eugenio Tanzi

 

Questo progetto video-poetico è nato nei mesi quarantena, durante i quali, per effetto della pandemia di Covid 19, si è delineato uno storico cambiamento di paradigma sociale e culturale.

Il titolo “Fernweh”, parola Tedesca per la quale non esiste una corrispondenza precisa nella lingua italiana ma traducibile come “nostalgia dell’altrove”, esprime la tensione emotiva che alimenta il desiderio di liberarsi dai vincoli della ripetitività e monotonia del quotidiano.

L’opera allude e celebra le vie di fuga e di salvezza più sane ed antiche nei momenti di difficoltà e frustrazione : la fantasia e il sogno.

Le radici di questo progetto affondano nell’immaginario dell’infanzia delle autrici. L’intento è quello di lasciare un messaggio di speranza attraverso un viaggio di immagini che evocano un mondo “altro”, lontano dalle dinamiche perverse della società consumistica, un “rifugio insicuro” per le anime sensibili capaci di trasformare le ferite in feritoie, le distanze in vicinanza.

La musica e le parole della cantautrice Glomarì sono state scritte ispirandosi ai contenuti visivi dell’opera, nella comune volontà di restituire un risultato multidisciplinare, dove immagini e contenuti sonori dialogano e si fondono in una corrispondenza reciproca.

 

 

 

EN

Authors and Directors : Chiara e Irene Trancossi

Original Music and lyrics: Glomarì

Director of Photography: Irene Trancossi

Production Designer: Chiara Trancossi

Camera Operator: Eugenio Tanzi

Editing: Irene Trancossi, Eugenio Tanzi

Post Production: Eugenio Tanzi

 

 

This visual-poetry project was born under the Italian quarantine, when —due to the Covid 19 outbreak—  it was outlined both a social and cultural paradigm shift.

“Fernweh” —the title of the work— is a German word which can be literally translated as “farsickness”, having no accurate equivalent in Italian. The term suggests an emotive tension which feeds the desire to get free of monotony, repetition and everyday routine. Therefore, the work hints at celebrating the healthiest and the eldest way out of hardship; namely, fantasy and dreams.

This project is deeply rooted in the authoress’ childhood imagination, and aims at leaving a message of hope through a visual journey. The images embody that “other world” far away from the perverse dynamics of modern consumer societies. In other words, the work tends to provide an “insecure” shelter for those sensitive souls who are capable of turning wounds into arrow-loops… turning distances into proximity.

The singer-songwriter Glomarì has written the music and the poem/lyrics specifically inspired by this visual journey. Her work has been guided by the common accord of giving a multidisciplinary outcome back, where images, words and music could dialogue, dance and mix together in a dreamlike pace.

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